Marmorata 169 e WSP Photography presentano, per il ciclo Occhi sulla città | Storie di donne, LA LINEA SOTTILE
 di Nina Mimica e Paola Sangiovanni.

Venerdì 13 maggio 2016, alle ore 20:30, al WSP Photography
 (via Costanzo Cloro 58, Roma), proiezione e a seguire incontro con le autrici del documentario.

“Occhi sulla città”, frutto dell’incontro tra le associazioni culturali Marmorata 169 e WSP Photography, torna con un nuovo ciclo di documentari intitolato “Storie di donne”, che per tutta la primavera offrirà visioni inedite e incontri con autrici e autori. Per l’ultimo appuntamento di questo primo ciclo avremo “La linea sottile” di Nina Mimica e Paola Sangiovanni. Due storie si intrecciano, narrano di due guerre dei primi anni Novanta da due diversi punti di vista: quello di Bakira, una donna bosniaca sopravvissuta alle violenze della guerra nella ex-Jugoslavia e quello di Michele, un ex soldato italiano di una missione internazionale di pace in Somalia, il cui contingente è stato responsabile di violenze contro la popolazione civile. Il film è la narrazione di un inesausto viaggio in fieri verso la consapevolezza del male e dell’umana capacità di generarlo.

Le “Storie di donne” che proponiamo sono spesso storie semplici, racconti dietro l’angolo, realtà note o meno note, alle quali tuttavia raramente si guarda con occhi attenti. Eppure una storia non esiste finché qualcuno non ha il coraggio di raccontarla, mettendosi in gioco in prima persona, aprendosi e intessendo relazioni. Con passione, cura e rispetto. Il documentario nasce dunque come incontro tra persone, è l’intersezione vitale tra chi ascolta, la voce che narra e chi guarda. Svela e rifonda il nostro modo di vedere, sul filo della memoria e della scoperta reciproche.


LA LINEA SOTTILE (2015, 80’)  di Nina Mimica e Paola Sangiovanni
prodotto da Doclab, Altreforme, Kinematograf, Rai Cinema – distribuito da Berta Film
NOTE DI REGIA – Due cose mi hanno colpito di più nel viaggio impervio di questo   film. Una ne è alla base, e cioè quanto Augusta (Altreforme), Nina ed io, sentissimo forte l’urgenza di parlare della violenza – sopraffazione del più forte, guerra, violenza sessuale contro le donne – che ci ha portato a cercare di afferrare e cogliere i significati profondi che la sottendono al di là dei fatti, l’urgenza di mettere in moto una ricerca che fosse capace di connettere sistemi di (dis)valori in contesti diversi. L’altra è la dinamicità della vita interiore dei nostri protagonisti, Michele e Bakira, che si è svolta sotto i nostri occhi tra il primo incontro di ricerca e l’ultimo di realizzazione del   film. Di come la violenza sia ancora, seppure in prospettive opposte, così potente e agente nelle loro vite, come un moto perpetuo, anche di mutamento. Li abbiamo costretti ad un ulteriore viaggio dentro se stessi, al processo attraverso il quale l’esperienza della violenza diventa dicibile. Dentro questo processo, cercando le parole cinematografiche per dirlo, mi si è rivelato in che misura quello che  stavamo indagando mi  fosse  prossimo e  tanti echi gli hanno risposto dalla cultura della mia società “in   pace”.   Paola Sangiovanni

Preparando il documentario e tentando di comprendere le cause  ed  effetti  della  violenza con la mia protagonista Bakira, credevo che i nostri giri negli orrori della Bosnia post – bellica fossero un vero viaggio nel Cuore di  Tenebra. E’ stato però il viaggio di ritorno, quello verso la luce, il  più  duro: come  continuare  a  vivere con gli orrori impressi nella memoria? Il coraggio, l’ostinazione, la testardaggine e le contraddizioni di Bakira sono stati per me una lezione di   vita.   Nina Mimica

Ingresso riservato ai soci ENAL 2016
È possibile tesserarsi il giorno dell’evento (costo tessera ENAL 3 euro)
Per partecipare è  obbligatoria la prenotazione via mail a: marmorata169@gmail.com

Marmorata169 L’attività dell’associazione culturale Marmorata169 parte da un appartamento in un condominio: una casa aperta alla narrazione del nostro presente. L’associazione culturale che da qui si muove nello spazio metropolitano, ha l’obiettivo di sviluppare la ricerca scientifica e artistica nell’area della trasformazione urbana, indaga le città come luogo di comunità e a volte di disgregazione sociale. Privilegia la forma artistica attraverso rassegne teatrali, cinematografiche, documentaristiche, incontri con gli scrittori, itinerari, laboratori. Il suo scopo è dar vita ad un racconto collettivo della vita nelle città.