Arianna Catania (Vittoria- Rg 1979) vive e lavora a Roma come fotografa e photo-editor. Si laurea in Scienze Politiche e dopo aver vissuto un periodo in Francia (in cui insegna fotografia ai ragazzi di un quartiere popolare) decide che la fotografia è la sua vita. Si diploma all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma. Inizia il suo percorso artistico realizzando lavori prevalentemente orientati a tematiche politiche e sociali. Collabora con varie testate nazionali.

Pietro Guglielmino (Palermo 1978), si laurea all’Accademia di belle arti e si specializza in fotografia. Riuscendo a creare un mercato attorno all’attività fotografica si associa a “Caduta Libera art-studio” lavorando nella divisione fotografia e grafica. Nel 2005 si trasferisce a Roma e si diploma all’Istituto Superiore di Fotografia ampliando le conoscenze tecniche sia per quanto riguarda la fotografia analogica che per quella digitale, approfondendo generi quali still-life, moda e ritrattistica. Attualmente vive e lavora a Roma, si occupa di fotografia commerciale (advertising), ma dedica la maggior parte del suo tempo alla fotografia fine-art di paesaggio e di architettura, fotografando principalmente i territori del sud Italia con un banco ottico.

NON-CENTRO

Una città che cresce avvitandosi su se stessa. Negli ultimi dieci anni Roma è stata inondata da un fiume di 70 milioni di metri cubi di cemento. E sono nate le “centralità”, volute dal Piano regolatore del 2008. Nuovi quartieri satellite, che per la collocazione di uffici e servizi accanto alla residenzialità avrebbero dovuto far concorrenza al centro per la loro capacità attrattiva. Si sono rivelate, invece, il teatro di un nuovo sacco di Roma: quartieri dormitorio, lontani anche decine di chilometri dalla città consolidata, carenti di mezzi di trasporto e spazi in cui creare comunità. Il progetto ritrae la nuova Roma, sconosciuta ai più, come luogo della separazione nella sua cruda materialità tramite l’indagine delle sue architetture e i ritratti ambientati dei suoi abitanti, partecipi e vittime del fallimento di un progetto di città. Intesa non come somma di case, ma come casa di una comunità. Le immagini sono avvolte da un’atmosfera di desolazione, che crea un inevitabile distacco.

(c) Arianna Catania e Pietro Guglielmino
(c) Arianna Catania e Pietro Guglielmino - Foto vincitrice concorso "Resistenze Urbane"
(c) Arianna Catania e Pietro Guglielmino
(c) Arianna Catania e Pietro Guglielmino
(c) Arianna Catania e Pietro Guglielmino