12 dicembre ore 18.00 – Galleria ST
Per inaugurare la propria programmazione culturale dedicata al linguaggio fotografico, Laboratori Visivi presenta il suo primo evento, L’occhio de L’Aquila che si terrà domenica 12 dicembre dalle ore 18:00 presso s.t. foto libreria galleria, in Via degli Ombrellari 25, a Roma.
L’incontro, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura de L’Aquila, avrà come protagonisti i tre fotografi aquilani Antonio Di Cecco, Danilo Balducci e Marco D’Antonio. I tre fotografi saranno al centro di un dibattito, moderato dal giornalista di Repubblica Tv, Francesco Fasiolo, che fornirà le informazioni necessarie alla comprensione dello scenario nel quale le immagini sono state realizzate e del ruolo del fotografo in quanto testimone degli eventi, ma soprattutto in quanto professionista che osserva e “partecipa” alla realtà in cui vive.
I fotografi de “L’occhio de L’Aquila” offriranno al pubblico la possibilità di conoscere un territorio e la sua storia attraverso una testimonianza privilegiata, che non si esaurisce nell’immediata riconoscibilità del contenuto delle loro immagini, ma implica una visione del mondo e un’esperienza di vita diversa da tutti coloro che L’Aquila l’hanno vissuta solo al momento della catastrofe. L’Aquila per i tre fotografi non è infatti solo parte del proprio presente, ma anche del proprio passato e del proprio futuro, poiché essi appartengono a quel territorio quanto quel territorio appartiene alle loro vite.
L’incontro è il risultato della collaborazione tra Laboratori Visivi ed s.t. foto libreria galleria dove si è tenuta, in occasione del Festival Internazionale di Fotografia di Roma, la mostra di Antonio Di Cecco Junkspace. Uno sguardo sul territorio aquilano (www.stsenzatitolo.it/contet/antonio-cecco) . Di Cecco aveva progressivamente rivolto il proprio obbiettivo alla ricognizione sulla nuova configurazione del territorio aquilano, monitorando il nuovo progetto insediativo del piano “c.a.s.e.” ; in questa prospettiva abbiamo definito con il termine di partecipato il suo sguardo, prendendo a prestito una definizione che si è soliti usare in ambito etnografico. L’evento mira a stimolare, a più di un anno di distanza dal sisma che colpì la città de L’Aquila, una riflessione sulla capacità dello strumento fotografico non solo di documentare storicamente e socialmente gli eventi, ma anche di ”valutarli” attraverso lo sguardo personale e partecipato del fotografo.
I fotografi:
Antonio Di Cecco
Laureato in Ingegneria Edile- Architettura, Antonio, classe ’78, si avvicina alla fotografia da autodidatta privilegiando da subito, come elemento centrale delle proprie immagini, il paesaggio urbano. Le sue fotografie del territorio abruzzese sono state esposte in una serie di mostre tra cui la personale “L’Aquila”. Città temporanea” alla seconda edizione del Reportage Atri Festival 2010 e la collettiva “L’Aquila. Riconversione oltre la ricostruzione” presso UrbanBox a Pescara e Spazio AUT ad Innsbruck. Nel mese di ottobre la parte del suo lavoro riguardante il piano “c.a.s.e.” è stata presentata al Festival Internazionale di Fotografia di Roma con la mostra “Junkspace. Uno sguardo sul territorio aquilano” a cura di s.t.foto libreria galleria
Marco D’Antonio
Diplomato in telecomunicazioni, si trasferisce a Roma dove lavorerà per un periodo come macchinista al Teatro Argentina. Da questa esperienza nasce l’esigenza di documentare la scena e le azioni che si svolgono sul palcoscenico e si avvicina alla fotografia. A Roma frequenta vari corsi di fotografia presso la Scuola Graffiti e nel 2002 realizza il suo primo reportage nella provincia di Belgrado, Kragujevac, sulla condizione degli operai della più grande fabbrica di automobili dei Balcani distrutta durante la Guerra in Jugoslavia. Attualmente collabora con quotidiani e riviste italiani e internazionali dedicandosi principalmente al reportage sociale e militante. Dal 6 Aprile 2009, data del terremoto che ha colpito L’aquila, segue le fasi della ricostruzione della sua città. Lo scorso Aprile 2010 esce il suo libro “L’Aquila anno zero” racconto della tragedia del sisma.
Danilo Balducci
Diplomato presso L’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma nel 1998, attualmente è docente di fotografia e reportage presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Le sue immagini sono state pubblicate su riviste e quotidiani italiani e internazionali e collabora con varie agenzie fotografiche nazionali e straniere. È stato vincitore di numerosi premi tra cui nel 2008 due Bronze Award all’Orvieto International Photography Award, e nel 2009 il Best of Journalism nella categoria “Non traditional Photojournalism publishing”. Nell’aprile 2009 è uscito “Tra cielo e terra” il suo libro fotografico, diario dei primi giorni del sisma, in cui il cielo plumbeo che ha accompagnato la città dell’Aquila per un mese intero, diventa la cornice di tutte le sue immagini. Le stesse immagini sono state esposte in numerose mostre in Italia e all’estero.
www.laboratorivisivi.it
info@laboratorivisivi.it