In occasione della 10ma edizione di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, s.t. foto libreria galleria presenta il lavoro di Antonio Di Cecco JUNKSPACE uno sguardo sul territorio aquilano. La mostra fa parte del più ampio progetto di documentazione sul territorio abruzzese che Antonio Di Cecco svolge dall’indomani del terremoto che nell’aprile del 2009 ha stravolto il tessuto urbano e sociale della sua città natale. Sin da quando ha iniziato a guardare sistematicamente il mondo attraverso la lente della macchina fotografica Antonio Di Cecco ha posto come elemento centrale della sua visione l’interazione tra architettura e paesaggio e la ricognizione sui luoghi forti della memoria collettiva (http://stsenzatitolo.it/artisti). Elementi questi che si ritrovano anche in questo progetto per la cui realizzazione Antonio Di Cecco ha monitorato la distruzione del centro storico del capoluogo abruzzese e delle zone limitrofe, partecipando attivamente a quella ricognizione sul terreno che ha visto attivi la gran parte dei fotografi italiani, giovani e meno giovani, e che si può definire il laboratorio visivo L’Aquila.
Il progetto fotografico di Antonio Di Cecco risponde innanzitutto ad un’urgenza personale ancora prima che civica; con lo sguardo di colui che è dentro al disastro il giovane aquilano – una laurea in ingegneria e una coerente ricerca fotografica alle spalle – ha ripreso giorno per giorno le altalenanti sorti della città fino alla sua nuova conformazione. Le sue fotografie ‘partecipate’ costituiscono la documentazione visiva del lavoro svolto dal Collettivo99 (giovani tecnici aquilani), di cui Antonio Di Cecco è il fotografo ufficiale.
JUNKSPACE uno sguardo sul territorio aquilano presenta materiale in gran parte inedito: si è scelto qui di lavorare sul presente e di volgere lo sguardo non tanto alle permanenti tracce del terremoto sul territorio quanto alla realizzazione del ‘piano C.a.s.e.’, e cioè quello sviluppo satellitare di micro insediamenti sparsi sul territorio periferico della città, definiti ‘frammenti di città post sismica, esplosi nei territori dei paesi,che hanno deteriorato contemporaneamente sia la città sia la campagna, in un disordine urbanistico che, impoverendo la varietà degli habitat culturali, produce entropia a vari livelli’’ (Antonello Ciccozzi, MU6 n°16).
Antonio Di Cecco (1978) è nato a L’Aquila e si è qui laureato in Ingegneria Edile – Architettura. Dopo la laurea e varie collaborazioni in studi di architettura, Antonio si è progressivamente avvicinato alla fotografia. Autodidatta, è riuscito a coniugare gli studi svolti ed il nuovo interesse per l’immagine fotografica ponendo come elemento centrale della sua ricerca di fotografo il paesaggio urbano. L’interesse per le stratificazioni, i contrasti, le assonanze che si creano nell’ambiente metropolitano in continua evoluzione indirizza così il suo sguardo verso luoghi antropologici troppo spesso trasformati in spazi invisibili ed impenetrabili. Le sue fotografie del territorio abruzzese sono state esposte nell’ultimo anno in alcune occasioni espositive, tra queste la mostra personale L’Aquila. Città temporanea ReportageAtriFestival ; Atri (TE) circuito botteghe degli amici del festival – Digid’à, laboratorio fotografico – stampe originali: Davide Di Gianni e la mostra collettiva L’Aquila. Riconversione oltre la ricostruzione, UrbanBox; Pescara, spazio AUT; Innsbruck (entrambe a cura del Collettivo99).
JUNKSPACE uno sguardo sul territorio aquilano
giovedì 30 settembre 2010, ore 19:00
fino a domenica 24 ottobre 2010
da martedì al sabato 10:30-20:00, domenica 11-18:00