(c) Francesca Woodman
Centosedici fotografie per raccontare uno dei più precoci talenti dell’arte contemporanea: Francesca Woodman, madre ceramista e padre pittore e fotografo, nata a Denver nel 1958 e scomparsa a New York nel 1981 ad appena 22 anni. Anticipatrice di tendenze e tematiche che connoteranno l’arte contemporanea negli anni successivi ed erede della tradizione artistica occidentale dell’autoritratto, Francesca Woodman colpì la comunità artistica per la maturità e la coerenza concettuale delle opere che creò in nove anni di intensa attività. Spesso utilizzando se stessa come modella (“è una questione di convenienza, io sono sempre disponibile”).
Figlia d’arte – la madre Betty è ceramista e il padre George, pittore e fotografo – Francesca Woodman cominciò a lavorare a soli tredici anni di età, con la sua prima macchina fotografica e l’uso dell’autoscatto. Negli anni a venire, ha continuato a usare se stessa come soggetto privilegiato delle sue foto, rappresentandosi sia in contesti domestici, con la predilezione per ambientazioni vintage e decadenti, che in mezzo alla natura, da sola o con amiche, nel vivo di azioni e performance appositamente progettate.
(c) Francesca Woodman
Milano le dedica una retrospettiva con 116 fotografie e cinque video dal 16 luglio al 24 ottobre 2010 al Palazzo della Ragione.
Il percorso espositivo segue le orme tracciate dalle sue serie fotografiche più significative, che si identificano con i luoghi dove sono state create e ripercorrono i passaggi essenziali della sua biografia: una ha per scenario Boulder, nel Colorado, datata agli anni della scuola superiore; un’altra riguarda l’intenso periodo di formazione presso la Rhode Island School of Design di Providence; infine, quella che fra 1977 e 1978 venne eseguita a Roma.