Al circo andavo da bambino, ricordo leoni , clown e zucchero filato, tanti bambini che si divertivano con i loro genitori, per me che venivo dalla campagna era un evento. Poi non sono più andato, pian piano vedevo sempre meno circhi che facevano le carovane per le strade e sempre meno chapiteau montati, ma quel fantastico mondo mi affascinava come fotografo, volevo vedere con i miei occhi la vita di un circo.
Un giorno a pochi passi da dove ho il mio studio vedo uno chapiteau, mi dico vado e mi presento, ma poi la mia auto per un paio di volte è tornata indietro, timidezza e paura di avere un rifiuto, poi un giorno vado mi fermo e mi presento. Vengo accolto nella roulotte e fatto sedere , perché fuori è freddo, spiego il mio lavoro , le mie intenzioni e mi si dice che devo parlarne con Luicito. L’indomani incontro Luicito, me lo ero figurato proprio diverso, mi dice che non vi sono problemi, potevo iniziare il lavoro, ero accolto nel circo. Le prime foto sono dello spettacolo, cerco buone immagini che arrivano, ma sono belle, non hanno nulla in più.
Mi avvicino, entro in scena e fotografo punti di vista allo spettatore non concessi, mi affascina il dietro le quinte, quel momento magico prima di entrare nel cerchio. Mi piace vedere la vita che passa, il quotidiano mi affascina , pisellino toglie a sette anni le rotelle dalla bicicletta , un passo importante, lo registro, cosi come le sue entrate in scena da bravissimo naso di ciliegia, o i suoi compiti fatti distrattamente sotto lo chapiteau.
Piu volte mi viene chiesto cosa ne penso del circo, ancora non ho dato risposta, per me è prematuro, vedo bellissime persone che con tutta la loro dignità vanno avanti nelle mille difficoltà che ogni giorno la vita ci porta con sè, per ora mi basta questo.
Il fantastico mondo del circo che viene presentato è un work in progress, cosi oggi si chiamano quei lavori ancora non maturi, delle bozze.
Una settimana fa ero depresso, avevo assistito a un momento che mi aveva fatto ricredere mote cose, ho stampato un centinaio di fotografie del lavoro, pronto a chiudere l’esperienza, ma non ne ho trovato filo conduttore, cosi sono tornato a fare visita, una giornata fantastica, tutti mi aspettavano e donato bellissimi momenti, ho trovato un invito a un evento a cui tengo molto e mi sono detto che ancora vi è molto da lavorare, un insegnamento che sto riflettendo, che viene da una persona conosciuta in questi mesi, una persona generosa pronta a donare, in un mondo che va sempre più nella direzione opposta.