“Indro pareva nato apposta per essere fotografato. Tutto aiutava in lui. L’alta statura, il corpo filiforme, l’eleganza ossuta delle mani che artigliavano idee e battute. E soprattutto quel volto che avrebbe fatto invidia, per come forava l’obiettivo e per come rifletteva i sentimenti, a un Eduardo De Filippo. Passava, il volto di Indro, dal sorriso al cipiglio, dalla tenerezza alla tristezza, dalla riflessione alla severità”. Curare una mostra di immagini montanelliane è il mestiere più facile del mondo” – spiega Mario Cervi, curatore insieme a Luigi Mascheroni dell’esposizione “Omaggio a Indro Montanelli 1909-2009” promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano n collaborazione con le Civiche Raccolte Storiche, Palazzo Reale e l’agenzia Contrasto.

Montanelli ripreso da Fedele Toscani nella sede del Corriere della Sera a Milano nel 1940

Una selezione di 45 scatti  racconta la vita, gli incontri, il lavoro di Montanelli ed attraverso questi si ripercorrono cento anni di storia italiana. Le immagini sono di Guido Harari, Giorgio Liotti, Giuseppe Pino, Giancolombo, Ferdinando Scianna.

Accanto alle fotografie sono riportate frasi di Montanelli tratte da articoli, libri, trasmissioni televisive, interviste, ma anche ascoltate e “tramandate” dai redattori de Il Giornale, quotidiano che fondò e diresse fino al 1994.
info: www. museodistoriacontemporanea.it